Gli scritti del Nuovo Testamento

Quale fu il primo testo scritto del Nuovo Testamento? E l’ultimo? In questo articolo collochiamo cronologicamente i vangeli e le lettere del Nuovo Testamento.

I primo scritti del Nuovo Testamento

I primi scritti furono quelli di Paolo che scrisse alcune lettere indirizzate a comunità da lui fondate. Tra il 50 e il 60 si colloca la prima serie di lettere: 1 e 2 lettera ai Tessalonicesi, 1 e 2 lettera ai Corinzi, la lettera ai Filippesi, ai Galati e quella ai Romani.

Dal 61 al 63 Paolo, prigioniero a Roma, scrive le lettere ai Colossesi, agli Efesini e il biglietto a Filemone. Altre lettere non vengono indirizzate a comunità ma a persone o a pastori di anime. Da qui il titolo di lettere pastorali dato alla 1 e 2 lettera a Timoteo e alla lettera a Tito. Queste lettere riflettono la situazione ecclesiale tipica della fine del I secolo.

Nuovo Testamento

La Lettera agli Ebrei

La lettera agli Ebrei invece non sembra avere legami con la tradizione paolina e precede di poco la distruzione di Gerusalemme ad opera dei romani nel 70.

I Vangeli sinottici

Col passare del tempo, la Chiesa ebbe bisogno di riferimenti essenziali affinché la figura e il messaggio di Cristo non fossero travisati. Ecco che la redazione definitiva dei primi tre Vangeli segnò il periodo letterario che va dal 65 all’80 circa. Dei sinottici il più antico è il Vangelo di Marco, composto prima del 70. Sia Matteo che Luca sono posteriori, in particolare l’opera lucana, che comprende il Vangelo e gli Atti degli apostoli, risale probabilmente intorno all’80.

Le Lettere cattoliche

Le lettere chiamate “cattoliche”, cioè “universali”, sono missive non indirizzate a comunità particolari. Sono la lettera di Giacomo, e quella di Giuda, la prima e la seconda lettera di Pietro, la prima, la seconda e la terza lettera di Giovanni.

Queste portano tutte la firma di grandi personaggi ma gli studiosi divergono sulla loro paternità e datazione. La comunità cristiana in esse descritta è già consolidata. Si può ritenere che ci si trovi sul finire del I secolo.

Giovanni

L’opera giovannea chiude la collezione degli scritti del Nuovo Testamento, siamo alla fine del I secolo. Il Vangelo di Giovanni è probabilmente l’ultimo scritto in ordine di tempo del Nuovo Testamento. L’Apocalisse gli è forse anteriore di qualche anno.

L’autore dell’Apocalisse si presenta ai lettori come Giovanni. Gli studiosi dubitano che questo Giovanni si possa identificare con l’apostolo per diversità di ordine linguistico ed impianto teologico fra quest’opera e il quarto Vangelo. Non mancano però affinità con il vangelo e con la prima lettera di Giovanni.

L’Apocalisse si rivolge a iniziati e interpreta le vicende storiche di cui sono protagonisti con un linguaggio simbolico e misterioso.

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