Quaresima: significato, struttura e storia delle origini

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La Quaresima è quel periodo di tempo che intercorre tra il Mercoledì delle Ceneri e la Messa in «Cena del Signore» del Giovedì Santo, esclusa. Esso ha lo scopo di preparare alla Pasqua. Il mercoledì delle Ceneri è giorno di digiuno, e si impongono le ceneri. Le 5 domeniche di questo tempo vengono chiamate “domeniche di Quaresima”. La sesta domenica, con la quale ha inizio la Settimana Santa, si chiama «Domenica delle Palme».

Palme

La Quaresima nei primi secoli

Le prime informazioni su un periodo di penitenza pre-pasquale le abbiamo dalla fine del IV secolo. Una prassi preparatoria alla Pasqua con il digiuno però aveva cominciato ad affermarsi sin dalla metà del II secolo. Il II secolo è molto importante: dalla fine di questo, infatti, la penitenza perde il suo carattere eccezionale (prima era celebrata poche volte nella vita) e diventa dopo un fatto ordinario. Tertulliano, durante il periodo cattolico (197-206), non conobbe la dottrina della Penitenza una sola volta in vita, bensì essa era già una prassi molto più articolata.

Allo sviluppo della Quaresima ha contribuito la disciplina penitenziale per riconciliazione dei peccatori che avveniva la mattina del Giovedì Santo. Essa era legata anche alle esigenze sempre crescenti del catecumenato con la preparazione al Battesimo celebrato nella notte di Pasqua.

Le vetrate gotiche

I Sermoni di Cesario di Arles

Nel periodo che va dalla prima metà del III alla fine del IV secolo si forma il sistema penitenziale dell’antica Chiesa d’Occidente. Cesario di Arles tratta nei suoi sermoni della penitenza. La Liturgia dell’ingresso in penitenza è una liturgia pubblica alla presenza della comunità. Questo rito comportava l’imposizione delle mani da parte del vescovo e la vestizione del penitente con il cilicio. In documenti successivi di circa un secolo, il capo del penitente però viene cosparso di cenere all’inizio della Quaresima, come ingresso in penitenza, ancora oggi è in uso il Mercoledì delle Ceneri.

Certamente verso la fine del IV secolo la struttura della Quaresima è quella attuale dei 40 giorni, numero strettamente correlato al simbolismo biblico.

Il Sacramentario Gelasiano

Nel Sacramentario Gelasiano (VIII secolo) abbiamo il formulario dell’ingresso in penitenza utilizzato il Mercoledì delle Ceneri quando viene dato ai penitenti l’abito di cilicio. In seguito abbiamo un formulario di conferimento del perdono al Giovedì Santo. Tra l’ammissione alla penitenza e il perdono trascorreva un periodo più o meno lungo, che col tempo divenne un fatto puramente rituale e si identificò con la Quaresima.

La Quaresima e il Concilio Vaticano II

Il Concilio Vaticano II ha ridato alla Quaresima prima di tutto il suo orientamento pasquale-battesimale, e ne ha fissato il tempo con decorrenza dal mercoledì delle Ceneri fino alla Messa del Giovedì Santo esclusa.

La Quaresima ha un carattere essenzialmente battesimale sul quale si fonda poi quello penitenziale. “Il Pastore di Erma” afferma che il battesimo è l’unica forma di penitenza. I mezzi suggeriti per la pratica quaresimale sono l’ascolto più frequente della parola di Dio, la preghiera più intensa prolungata, il digiuno e le opere della Carità (cfr. Sacrosantom Concilium 109-110).

Imposizione delle ceneri

“Cenere sei e cenere ritornerai”

«Ricordati uomo, che polvere sei e polvere ritornerai». Queste parole compaiono in Genesi 3,19 allorché Dio, dopo il peccato originale, cacciando Adamo dal giardino dell’Eden lo condanna alla fatica del lavoro e alla morte. Questa frase veniva recitata il giorno delle Ceneri quando il sacerdote imponeva le ceneri ai fedeli. Le ceneri sono ottenute bruciando i rami d’ulivo benedetti la domenica delle Palme dell’anno precedente. Dopo il Concilio Vaticano II, la frase è stata mutata con: «Convertitevi e credete al Vangelo» (Mc 1,15). Essa che esprime, oltre a quello penitenziale, l’aspetto positivo della Quaresima che è tempo di conversione, preghiera assidua e ritorno a Dio.

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