Genesi: la nefesh di tutte le creature e quella dell’uomo
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Genesi: la nefesh dell’uomo

Il libro di Genesi, nel descrivere la creazione dell’uomo, è molto specifico: «il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente» (Gen 2, 7). A differenza degli animali, l’uomo diviene essere vivente al ricevere nelle narici l’alito di vita divino. Esso diviene cioè un essere dotato di nefeš in quanto il creatore insuffla direttamente in lui il respiro della vita.

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Genesi: l’uomo immagine e somiglianza di Dio
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Genesi: l’uomo immagine e somiglianza di Dio

La presenza di Dio sin dai primi versetti di Genesi è indicata utilizzando Rûaḥ. Si tratta di una presenza piena, in quanto Dio è spirito, è Rûaḥ. L’uomo, plasmato dalla polvere del suolo, riceve dal creatore uno specifico rûaḥ ossia un “soffio di vita”, diverso da quel “respiro vitale” che condivide con gli animali.

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Sant'Agostino e l’opera "Le Confessioni"
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Sant’Agostino e l’opera “Le Confessioni”

Le Confessioni di Agostino. Siamo di fronte ad una delle opere più lette, citate e commentate nell’intera storia della cultura occidentale. Agostino condivide appieno la dottrina plotiniana dell’illuminazione secondo la quale l’anima sta a Dio esattamente come la luna sta al sole di cui riflette la luce. Fondamentale per la definizione agostiniana di “spirito” il Libro XIII delle Confessioni.

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