Tag: Padri della Chiesa
L’influenza platonica nella Prima Apologia di Giustino
Fu la sete di verità che portò Giustino (100-165), come lui stesso ci racconta, presso varie scuole filosofiche del suo tempo. Frequentò stoici, peripatetici, pitagorici,…
La lettera ai filadelfiesi di Ignazio di Antiochia
Di Ignazio, vescovo di Antiochia, sappiamo solamente che morì martire a Roma intorno all’anno 107. Deportato dalla Siria al tempo dell’imperatore Traiano, durante il viaggio scrisse sette lettere indirizzate ad altrettante comunità dell’Asia Minore. Da questi scritti emerge tutta la sua personalità: fede profonda, mistico amore per Cristo e ardente anelito al martirio. La fede e la carità sono per Ignazio l’essenza del cristianesimo. Quella destinata alla comunità di Filadelfia partì da Troade.
Agostino e lo spirito quale presenza reale di Dio nell’anima umana
Il platonismo fu considerato in maggior sintonia con la rivelazione e la riflessione cristiana primitiva di quanto non lo fosse l’aristotelismo poiché il primo permetteva…
Il sacrificio nella religione cristiana antica
Mentre i rabbini riuniti a Yavne nel 70 d. C. riuscirono a trasformare il giudaismo in una religione non sacrificale, il cristianesimo si stava definendo proprio come religione incentrata sul sacrificio, anche se si trattava di un sacrificio reinterpretato: «L’anamnesis cristiana del sacrificio di Gesù ha un potere molto diverso rispetto alla memoria ebraica dei sacrifici nel Tempio, poiché l’anamnesis è la riattivazione del sacrificio del Figlio di Dio, svolta dai sacerdoti» (G.G. Stroumsa, La fine del sacrificio, p. 76).
Sant’Agostino e l’opera “Le Confessioni”
Le Confessioni di Agostino. Siamo di fronte ad una delle opere più lette, citate e commentate nell’intera storia della cultura occidentale. Agostino condivide appieno la dottrina plotiniana dell’illuminazione secondo la quale l’anima sta a Dio esattamente come la luna sta al sole di cui riflette la luce. Fondamentale per la definizione agostiniana di “spirito” il Libro XIII delle Confessioni.
L’abolizione del sacrificio nel paganesimo e nella religione ebraica
Possiamo affermare con certezza che fu la distruzione del Tempio di Gerusalemme ad opera di Tito nel 70 d.C. a mettere in moto quella trasformazione della religione ebraica che si è così liberata, prima di altre società, del sacrificio e della sua violenza rituale.