Prosper Guéranger: biografia essenziale

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Prosper Guéranger

Prosper Guéranger, grande rinnovatore del monachesimo benedettino nel XIX sec., ha esercitato una notevole influenza sul pensiero religioso dei suoi contemporanei anche, ma non solo, in campo liturgico. Nato a Sablé nel 1805, il suo obiettivo è stato quello di ricostruire la società politica, distrutta dalla Rivoluzione francese, per mezzo della società religiosa.

La Rivoluzione francese

Guéranger vive e opera in un periodo che ha molto risentito del regresso degli studi critici verificatosi nel XIX secolo, in gran parte dovuto alla Rivoluzione francese che, con la soppressione degli ordini religiosi, aveva spezzato la grande tradizione fondata dai grandi eruditi dell’antica Francia. Gli effetti della Rivoluzione furono ampliati anche dall’azione dell’imperatore Giuseppe II d’Austria che, con alcune delle sue leggi emanate durante il suo lungo regno, contribuì a svuotare la religione cristiana. Il suo obiettivo conclamato era eliminare ogni giurisdizione papale dall’ordinamento ecclesiastico cattolico nei territori asburgici (giuseppinismo). Il risultato dell’azione di questi due fattori fu che non si aveva più nessuna intelligenza né del passato né del cristianesimo primitivo, nessun concetto di Tradizione, si assisteva insomma ad una disgregazione che andava ben al di là del tessuto religioso.

Prosper Guéranger e la fondazione di Solesmes

Con la fondazione di Solesmes, Guéranger volle restaurare l’ordine benedettino, favorire lo sviluppo di vocazioni monastiche ma soprattutto togliere il diritto canonico e la sacra liturgia dall’oblio nel quale erano sprofondate. Evitando con successo il ripristino della liturgia gallicana, egli difese la fedeltà all’autorità di Roma e il mantenimento della liturgia tridentina come baluardo in un’epoca assediata dall’indifferentismo religioso, dall’anticlericalismo, dal liberalismo, dall’ateismo e dal materialismo. Volle anche formare un gruppo di uomini che vivessero per intero la loro vita spirituale secondo i principi che egli voleva trasmettere, in modo da essere un fermento di restaurazione cristiana della società, della quale tanto aveva profondamente bisogno il XIX secolo. A Solesmes si sarebbe vissuto in pieno la vita liturgica. Il contatto con la liturgia era necessario per ridare il senso smarrito della “Tradizione”. Monasteri come questo saranno appunto i veicoli principali attraverso i quali si muoverà il Movimento liturgico.

Opere principali

I suoi primi articoli sono del 1830 e comparsi nel Mémorial catholique. Ma la sua fervente attività in ambito liturgico si manifestò soprattutto con due grandi pubblicazioni: le Institutions liturgiques e l’Année liturgique, oltre che con l’opera viva dell’abbazia di Solesmes.

L’Année liturgique ha avuto un profondissimo influsso in riferimento alla diffusione della pietà liturgica e per la ripresa degli studi sulla liturgia. Anche in considerazione dei progressi che nei decenni seguenti sono stati realizzati, quest’opera rimane un classico diremo “senza tempo”. Il suo successo fu immenso: non solo fu tradotta in quasi tutte le lingue europee, ma ne furono vendute moltissime copie. Essa, per ogni giorno e per ogni periodo dell’anno, riporta i principali atti della giornata del cristiano correlati a testi particolari che concordano con la pietà della Chiesa. Sarebbe interessante oggi procedere ad un ammodernamento dell’Année liturgique.

Le Institutions liturgiques

Le Institutions liturgiques

Ma è all’interno di Institutions liturgiques che si devono ricercare i principi e le direttive della rinascita liturgica come era intesa da Prosper Guéranger. In quest’opera l’obiettivo era, come afferma l’autore, di dare un insegnamento generale di tutte le materie relative alla scienza liturgica e di fare una storia generale della liturgia. L’opera consta di tre volumi, e l’autore ne dedica una parte anche ai sacramentali quale importante materia dal punto di vista liturgico.

Prosper Guéranger accettò di continuare la pubblicazione della celebre collezione benedettina Gallia Christiana, che raccoglieva i cartari, i diplomi e diversi documenti delle antiche diocesi delle Gallie. Alla sua morte, uno dei suoi discepoli, don Piolin, compì numerosi sforzi per riprendere l’edizione della Gallia Christiana, ma la soppressione del 1880 rovinò la biblioteca di Solesmes impedendo il lavoro.

Da ricordare che nello stesso periodo, in Francia, nessuno fece per la restaurazione degli studi ecclesiastici quanto è stato fatto da mons. Louis Duchesne. Egli dimostrò di essere anche un grande liturgista con la pubblicazione del suo celebre studio Les origines du culte chrétien nel 1888. La sua tesi sul Liber Pontificalis, apparsa nel 1877, lo rese celebre.

Lo studio dei Padri e il Movimento liturgico

Guéranger si attaccava a tutto quello che, anche all’interno della liturgia, era antico, e faceva questo per amore della tradizione e per il senso che aveva della comunità. Egli guardava con ammirazione alla società del Medioevo ed in particolare all’ordine di Gregorio VII.

Un punto importante, che poi divenne centrale per tutto il Movimento liturgico, fu lo studio dei Padri della Chiesa e della fecondità del loro pensiero per tutte le generazioni cristiane. Nei suoi viaggi a Roma girò molto le basiliche e le catacombe dove conobbe G. B. De Rossi, il celebre archeologo della Roma sotterranea, del quale divenne intimo amico.

Per Guéranger il liturgista ha delle affinità con il poeta, poiché in entrambi l’ispirazione, o il senso dell’ispirazione, deve essere la facoltà principale. Pensa che la teologia scolastica ebbe il torto di non aver posseduto del tutto la scienza delle fonti, unica superiorità che le sia mancata.

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Bibliografia:

O. Rousseau, Storia del Movimento liturgico. Lineamenti storici dagli inizi del sec. XIX fino ad oggi, Edizioni Paoline, Roma, 1991.