Genesi: la nefesh dell’uomo
Il libro di Genesi, nel descrivere la creazione dell’uomo, è molto specifico: «il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente» (Gen 2, 7). A differenza degli animali, l’uomo diviene essere vivente al ricevere nelle narici l’alito di vita divino. Esso diviene cioè un essere dotato di nefeš in quanto il creatore insuffla direttamente in lui il respiro della vita.
Salmo 104: il respiro di Dio e dell’uomo
Nel salmo 104 la dottrina sulla creazione che Israele leggeva nei primi due capitoli del libro di Genesi diventa un vero e proprio inno. Centrale nella composizione è la contemplazione della natura che porta inevitabilmente ad approfondire anche la creazione dell’uomo con la sua dimensione biologica e spirituale.
Guy Gedalyah Stroumsa: Le trasformazioni dei primi secoli
Guy Gedalyah Stroumsa (Parigi, 1948) è professore emerito presso le Università di Gerusalemme e Oxford. Il testo La fine del sacrificio. Le mutazioni religiose della tarda antichità, pubblicato in Italia nel 2006, contiene quattro conferenze da lui tenute nel febbraio del 2004 presso il Collège de France.
Anima e spirito nella letteratura poetico-sapienziale: Giobbe
Giobbe è divenuto, nel corso dei secoli, un prototipo di atteggiamento di fronte alle vicissitudini dalla vita. Il libro è formato da una serie di monologhi e dialoghi tra Giobbe e i suoi amici. Al loro interno troviamo nefeš e rûaḥ, anima e spirito, termini utilizzati e definiti nel quadro della letteratura poetico-sapienziale ebraica.
Eraclito e il divenire delle cose
Eraclito (540 – 480) nacque da una famiglia i cui antenati avevano regnato su Efeso e dai quali ereditò funzioni sacerdotali. È difatti dedicata alla…
Leonardo e la nascita della Fisiognomica
Leonardo da Vinci fu iniziatore degli studi sulla Fisiognomica. L’artista autentico è colui che sa trasporre nei volti dei soggetti il contenuto della loro anima. Charles Darwin si avvalse degli studi sulla mimica per formulare le sue teorie. La fisiognomica si avvalse anche della tecnica fotografica quando questa cominciò a diffondersi. Sembra proprio che l’affermazione «gli occhi sono lo specchio dell’anima» sia fisiognomicamente fondata.