Categoria: Filosofia
Attività del pensiero che tende a ricercare quanto rimane stabile in ogni esperienza e costantemente valido come criterio dell’operare. Le origini della filosofia sono strettamente congiunte al tentativo di spiegare razionalmente l’essere.
Talete e Anassimandro di Mileto: psiche e pneuma
Talete di Mileto (VII-VI sec. a.C.), tradizionalmente considerato il fondatore della cosiddetta scuola ionica, oltre che filosofo, fu anche politico, astronomo, matematico e fisico. Di lui non possediamo frammenti originali ma solo testimonianze biografiche e dossografiche. Dobbiamo principalmente ad Aristotele la conoscenza della sua dottrina: «Talete afferma che esso [il principio] è l’acqua, per cui anche dichiara che la terra sta sull’acqua, presa forse questa supposizione dal vedere che l’alimento di tutto quanto è umido e persino il caldo nasce da questo elemento e per esso vive» (Aristotele, Metafisica, I, 3, 983b).
Hannah Arendt: la vita della mente
Hannah Arendt, di origini ebraiche, studiò filosofia e teologia con personaggi del calibro di R. Bultmann, E. Husserl, M. Heidegger, K. Jasper. Nella sua opera rimasta purtroppo incompiuta, La vita della mente, Arendt progettava tre sezioni contenenti Pensare, Volere e Giudicare che costituivano ai suoi occhi le tre attività fondamentali del vivere umano.
Platone e Aristotele: l’etimo di psiche
L’etimo di psiche è rintracciato da Platone in due possibili radici verbali: ana-pnein («respirare»), oppure ana-psicho («refrigero» o «faccio asciugare»). La particella comune alle due…
Senofane e Parmenide: la psiche in relazione al corpo
La figura di Senofane ci è nota solo grazie a pochi frammenti pervenutici. Partendo da una critica risoluta all’antropomorfismo religioso proprio delle credenze comuni di stampo omerico, egli arrivò ad affermare l’unità dell’essere e la conseguente immutabilità dell’universo. Parmenide di Elea riprese in seguito ed approfondì l’indirizzo di pensiero iniziato da Senofane.
Il problema dell’empatia: Edith Stein
Questo è il titolo della dissertazione con la quale Edith Stein conseguì il dottorato in filosofia avendo come relatore Husserl. Lo studio è diviso in quattro parti: esposizione sulla letteratura empatica (parte mai pubblicata), il concetto di empatia, il problema della costituzione dell’individuo psicofisico e l’empatia come comprensione delle persone spirituali. Il tema principale dell’opera è il momento empatico che caratterizza la relazione intersoggettiva tra due persone.
Aristotele, la comprensione dell’anima umana e il ruolo dello spirito
Dopo una fase iniziale vicina alla visione platonica Aristotele approdò, grazie alle sue osservazioni, alla consapevolezza dell’unità psicosomatica dell’essere umano. Tale posizione è espressa principalmente nell’opera De Anima, dove definisce l’anima come forma sostanziale del corpo ed elabora la teoria denominata «ilemorfica» in base alla quale tutte le cose, compresi gli esseri viventi, sono “sinolo”, cioè unione, tra materia e forma.