Categoria: Filosofia
Attività del pensiero che tende a ricercare quanto rimane stabile in ogni esperienza e costantemente valido come criterio dell’operare. Le origini della filosofia sono strettamente congiunte al tentativo di spiegare razionalmente l’essere.
Henri Bergson: spirito, corpo e coscienza
Henri Bergson (1859-1941) costituisce un punto di riferimento per il pensiero francese tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. Intrisa del pensiero agostiniano,…
L’anima in Ludwig Wittgenstein
Il tema dell’interiorità, dopo un periodo di oblio dovuto all’imperversare delle dottrine positivistiche, viene riproposto all’attenzione comune all’interno della prospettiva ermeneutica e della filosofia del…
Talete e Anassimandro di Mileto: psiche e pneuma
Talete di Mileto (VII-VI sec. a.C.), tradizionalmente considerato il fondatore della cosiddetta scuola ionica, oltre che filosofo, fu anche politico, astronomo, matematico e fisico. Di lui non possediamo frammenti originali ma solo testimonianze biografiche e dossografiche. Dobbiamo principalmente ad Aristotele la conoscenza della sua dottrina: «Talete afferma che esso [il principio] è l’acqua, per cui anche dichiara che la terra sta sull’acqua, presa forse questa supposizione dal vedere che l’alimento di tutto quanto è umido e persino il caldo nasce da questo elemento e per esso vive» (Aristotele, Metafisica, I, 3, 983b).
Hannah Arendt: la vita della mente
Hannah Arendt, di origini ebraiche, studiò filosofia e teologia con personaggi del calibro di R. Bultmann, E. Husserl, M. Heidegger, K. Jasper. Nella sua opera rimasta purtroppo incompiuta, La vita della mente, Arendt progettava tre sezioni contenenti Pensare, Volere e Giudicare che costituivano ai suoi occhi le tre attività fondamentali del vivere umano.
Platone e Aristotele: l’etimo di psiche
L’etimo di psiche è rintracciato da Platone in due possibili radici verbali: ana-pnein («respirare»), oppure ana-psicho («refrigero» o «faccio asciugare»). La particella comune alle due…
Senofane e Parmenide: la psiche in relazione al corpo
La figura di Senofane ci è nota solo grazie a pochi frammenti pervenutici. Partendo da una critica risoluta all’antropomorfismo religioso proprio delle credenze comuni di stampo omerico, egli arrivò ad affermare l’unità dell’essere e la conseguente immutabilità dell’universo. Parmenide di Elea riprese in seguito ed approfondì l’indirizzo di pensiero iniziato da Senofane.