Avvento: struttura, origini e significato

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Avvento: le origini

Le origini dell’Avvento sono incerte e le notizie che abbiamo sono poche. La parola Avvento deriva dal latino adventus e significa “venuta” anche se, nell’accezione più diffusa, viene indicato come “attesa”.

Ci sono due livelli con due fondamentali significati che confluiscono in questo periodo forte dell’anno litugico. Bisogna distinguere tra Avvento come periodo di preparazione al Natale, e quindi alla nascita di Gesù; e Avvento che celebra il ritorno glorioso di Cristo, cioè l’Avvento escatologico. La comunità cristiana si prepara in questo tempo a riaccogliere Gesù nella sua venuta finale; così come, vedremo dopo, il popolo di Israele è stato preparato dai profeti ad accogliere il Messia nella sua venuta storica.

L’Avvento inizia con la domenica che ricorre tra il 27 novembre e il 3 dicembre, e termina prima dei primi Vespri della Vigilia di Natale. E’ un tempo liturgico tipico dell’Occidente, l’Oriente ha solamente una breve preparazione di pochi giorni al Natale. Si hanno notizie sull’Avvento risalenti al IV secolo dove già questo periodo era caratterizzato sia in senso escatologico, che di preparazione. La riforma del Concilio Vaticano II ha volutamente conservato entrambi i caratteri.

Il Messale

Il Messale è il libro liturgico che contiene tutti i testi, le orazioni e le indicazioni dei gesti della liturgia. In esso tutto il materiale eucologico è organizzato secondo le stagioni dell’anno liturgico. Nella parte inerente le Norme generali per l’ordinamento dell’Anno liturgico e del calendario del Messale, recita:

Il Tempo di Avvento ha una doppia caratteristica: è Tempo di preparazione alla solennità del Natale, in cui si commemora la prima venuta del Figlio di Dio fra gli uomini, e contemporaneamente è il Tempo in cui, attraverso tale ricordo, lo spirito viene guidato all’attesa della seconda venuta di Cristo alla fine dei tempi.

Messale, n. 39

Le 4 domeniche di Avvento

Questo periodo forte consta di quattro domeniche. Questo tempo liturgico ha due periodi: dalla prima domenica al 16 dicembre è posto in maggiore evidenza l’aspetto escatologico; mentre le ferie dal 17 al 24 dicembre sono dedicate a una più diretta preparazione al Natale del Signore. Ogni domenica dell’Avvento è caratterizzata da una figura che consente un approfondimento del profondo significato del periodo. La prima domenica è caratterizzata dall’attesa del ritorno di Cristo; la seconda e la terza dalla figura di Giovanni il Battista, la quarta dalla figura di Maria. Le letture dell’Antico Testamento sono profezie sul Messia e sul tempo messianico, tratte soprattutto dal libro di Isaia. Il colore liturgico è il viola come in Quaresima.

Un’antichissima tradizione assegna all’Avvento la lettura di Isaia in quanto in lui si trova un’eco della grande speranza che ha confortato il popolo eletto durante i secoli duri della sua storia. Il profeta ha infatti preparato ed educato il popolo ebraico alla venuta storica del Messia.

Giovanni il Battista è l’ultimo dei profeti ed è segno dell’intervento di Dio per il suo popolo, nonché precursore del Messia.

Avvento e Maria

La figura di Maria

Durante l’Avvento si mette in evidenza la relazione e la cooperazione di Maria al mistero della redenzione. La celebrazione dell’Immacolata Concezione, l’8 dicembre, all’inizio dell’Avvento non è in contrasto con questo tempo, bensì una parte del Mistero. Dal sec. XI in Occidente questa solennità si inserisce nel contesto dell’Avvento-Natale, congiungendo l’attesa messianica e il ritorno glorioso di Cristo con la memoria della Madre. Il dogma dell’Immacolata Concezione fu proclamato da Pio IX nel 1854.

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