Autore: Alessio Brombin
L’anima in Platone come sostanza individuale
Platone utilizza il termine psyché per indicare quella capacità che l’uomo possiede di costruire un sapere oggettivo coi soli costrutti ideali prescindendo della materia. Essa quindi non designa tanto la coscienza o la “psiche”, quanto la capacità di astrarre dal sensibile. Platone riceve le nozioni di purificazione e salvezza dalle dottrine orfiche attraverso il Pitagorismo.
Lo spirito nella ricerca filosofico-scientifica del XX secolo
Lo spirito è stato nel XX secolo oggetto di interessanti indagini filosofiche e non solo. Il forte sviluppo dell’indagine scientifica tra il XIX e il…
Il rito tra simbolo e opera d’arte
C’è un profondo legame tra rito, simbolo e arte. Nel volume Der Ursprung des Kunstwerkes (1935) dedicato all’opera d’arte e alla sua origine, Martin Heidegger…
Edith Stein
Edith Stein (1891-1942) fu allieva di Edmund Husserl. Nelle sue analisi sull’empatia e sull’indagine fenomenologica della persona emergono importanti riferimenti ai due termini oggetto della…
Lo spirito vitale dell’uomo nel libro di Sapienza
Nel libro di Sapienza troviamo passi che ci possono aiutare a completare la definizione di “spirito” iniziata da Qoelet. Qui troviamo chiaramente espressa l’idea che il rûaḥ è peculiarità umana e questo rende l’uomo assolutamente unico all’interno della creazione in quanto depositario di un dono di Dio.
Prosper Guéranger: wichtige Biographie
Prosper Guéranger, ein großer Erneuerer des benediktinischen Mönchtums im 19. Jahrhundert, übte einen erheblichen Einfluss auf das religiöse Denken seiner Zeitgenossen aus, auch, aber nicht…