Autore: Alessio Brombin
Cartesio: l’anima e gli spiriti vitali
Per Cartesio (1596-1650) l’essere umano è il risultato dell’unione di due sostanze le quali però sono profondamente eterogenee anche se collegate: una res extensa, cioè il corpo che possiede solo la nozione di estensione (materia corporale), ed una res cogitans, cioè la sostanza pensante nella quale sono comprese le percezioni dell’intelletto e le inclinazioni della volontà.
Anima e spirito in Matteo
Nel capitolo XVI del Vangelo di Matteo troviamo: «Qual vantaggio infatti avrà l’uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima? O…
L’influenza platonica nella Prima Apologia di Giustino
Fu la sete di verità che portò Giustino (100-165), come lui stesso ci racconta, presso varie scuole filosofiche del suo tempo. Frequentò stoici, peripatetici, pitagorici,…
La lettera ai filadelfiesi di Ignazio di Antiochia
Di Ignazio, vescovo di Antiochia, sappiamo solamente che morì martire a Roma intorno all’anno 107. Deportato dalla Siria al tempo dell’imperatore Traiano, durante il viaggio scrisse sette lettere indirizzate ad altrettante comunità dell’Asia Minore. Da questi scritti emerge tutta la sua personalità: fede profonda, mistico amore per Cristo e ardente anelito al martirio. La fede e la carità sono per Ignazio l’essenza del cristianesimo. Quella destinata alla comunità di Filadelfia partì da Troade.
Agostino e lo spirito quale presenza reale di Dio nell’anima umana
Il platonismo fu considerato in maggior sintonia con la rivelazione e la riflessione cristiana primitiva di quanto non lo fosse l’aristotelismo poiché il primo permetteva…
Il ruah nel libro di Isaia
Con i suoi sessantasei capitoli, il libro che contiene la predicazione di Isaia è il più lungo della Bibbia. I versi sono di limpida armonia e gli oracoli caratterizzati da un’equilibrata concisione; il profeta mette in evidenza la caducità dell’uomo legata al fatto che esso non è in grado di gestire il rûaḥ che possiede.